Stock immobiliare Aprile 2024: sempre più ricco, sempre più utile.

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Stock immobiliare Aprile 2024: sempre più ricco, sempre più utile.

È arrivato il mese di Aprile ed eccoci puntuali con il nuovo aggiornamento trimestrale dello stock immobiliare.

Prima di tutto, vogliamo comunicarvi che da questo numero, il bollettino include anche l’andamento degli inserzionisti (agenti immobiliari) sui due principali portali immobiliari. Questa importante novità permetterà ai nostri lettori di avere un quadro ancora più completo sul mercato immobiliare.

In generale, il primo trimestre del 2024 ha rivelato alcune tendenze, già evidenti alla fine del 2023, che ora sembrano essersi consolidate. L’inflazione, per esempio, da qualche anno, la principale fonte di preoccupazione per l’economia europea, sembra che finalmente stia tornando sotto i livelli di guardia, tanto che la BCE ha bloccato il perdurante aumento del costo del denaro, che ha così tanto condizionato in negativo il mercato dei mutui nell’anno appena passato.

Nel 2023, infatti, la quota di case comprate dalle persone fisiche con un finanziamento è scesa al 40%, un vero e proprio crollo rispetto agli anni precedenti, come dimostra il grafico sottostante. Si è tornati di colpo ai livelli del 2014.

Di conseguenza, il problema del caro mutui ha influenzato anche il livello delle compravendite. Il bollettino da poco diffuso dall’OMI ha stimato un calo del mercato immobiliare pari al -10% nel 2023. Sebbene rappresenti un rallentamento rispetto alla crescita degli anni precedenti, questo dato rimane relativamente contenuto se considerato nella serie storica. Con circa 710.000 transazioni avvenute nel 2023, infatti, il volume resta superiore alle circa 600.000 del 2019, pre-COVID, e molto distante dal crollo osservato nel biennio 2013-2014, quando il numero di scambi si ridusse intorno a 400.000.

IN ITALIA INFLAZIONE IN DISCESA, MA IN EUROPA ANCORA SIAMO SOPRA AL 2%.

Andamento inflazione in Italia (periodo Marzo 2023 – Marzo 2024)

L’allarme inflazione in Italia sembra ormai rientrato. Nella prima parte del 2023, il carovita annuo è iniziato a scendere lentamente fino ad accelerare la sua corsa al ribasso nella seconda parte dell’anno, attestandosi intorno all’1%. Dato confermato anche ad inizio 2024 dove è rimasta bassa anche a marzo (1,3%), anche se in leggerissima risalita rispetto al mese precedente (0,8%).

Tuttavia, nella media Eurozona, pur scendendo (+2,6% da +2,8%), l’inflazione resta sopra la soglia Bce del +2,0%. Inoltre, le attese di inflazione a un anno sono salite (2,4% nell’Eurozona, 2,5% negli Usa). 

MUTUI: SI ASPETTA LA BCE PER FAR RIPARTIRE IL MERCATO CREDITIZIO.

Con l’inflazione in discesa, il mercato italiano del real estate aspetta con trepidazione il tanto atteso taglio del costo del denaro da parte della BCE, che porterebbe a far scendere ancora di più l’IRS a 20 anni medio, ma soprattutto l’euribor a 3 mesi che come si evince dal grafico sottostante ancora non accenna a diminuire. 

Andamento dell’EURIBOR a 3 mesi medio (periodo Aprile 2023 – Aprile 2024)
Andamento dell’ IRS a 20 anni medio (periodo Aprile 2023 – Aprile 2024)

Al momento, la BCE è ancora prudente. La causa, come abbiamo visto sopra, è derivante dall’inflazione generale dell’eurozona che ancora tarda a tornare sotto la soglia del 2%. Molti osservatori concordano che il primo momento di svolta potrebbe arrivare solo ad inizio estate.

Anche perché ormai è ormai ampiamente appurato che il rallentamento del mercato immobiliare nel 2023 sia stato causato non tanto da una crisi strutturale del settore, ma quanto dai tassi d’interesse dei mutui. Se andiamo, infatti, a confrontare il totale dei mutui erogati nel 2022 con quelli concessi nel 2023, la differenza è di circa 90.000 mila erogazioni in meno. Se questa cifra la andassimo a sommare alle compravendite totali effettuate nel 2023 (710.000), il totale diventerebbe pari a 800.000 scambi, valore ampiamente in linea con i risultati raggiunti dal settore immobiliare nei due anni precedenti.

IL “TERMOMETRO” SUGLI INSERZIONISTI ONLINE.

Attraverso questa puntuale rilevazione possiamo osservare il “sentiment” e quindi l’orientamento dei professionisti del settore (inserzionisti) verso i due principali Player del mercato.

Su entrambi i portali, che contano mediamente circa 25.000 inserzionisti, emerge una sostanziale vivacità e laddove si registra un segno rosso, riguarda solamente qualche decina di unità. In generale, resta predominante il segno positivo.

GLI EFFETTI SULL’OFFERTA IMMOBILIARE ITALIANA – APRILE 2024

Capoluogo di RegioneUltimo 4 mesi (trend medio)Stesso mese , anno precedenteTasso attuale di assorbimento stimato
L’AquilaDiscesa-3%5%
PotenzaSalita+20%10%
CatanzaroDiscesa+1%5%
NapoliStabile-3%10%
BolognaDiscesa-6%13%
RomaStabile-3%8%
GenovaStabileStabile9%
MilanoSalita+8%9%
AnconaDiscesa+4%4%
CampobassoDiscesa-16%4%
TorinoDiscesa-9%11%
BariStabile-2%11%
CagliariDiscesa+17%9%
PalermoDiscesa+8%9%
FirenzeDiscesa-12%5%
PerugiaStabile+5%5%
AostaStabile+4%6%
VeneziaDiscesa-11%5%
Andamento in percentuale dello Stock immobiliare e del tasso di assorbimento nei capoluoghi di regione italiani.

Di seguito, il report di alcune altre città italiane (capoluoghi di provincia) interessanti per percentuali di scostamento (stesso mese su anno precedente), trend medio degli ultimi 4 mesi e tasso di assorbimento.

Capoluogo di RegioneUltimo 4 mesi (trend medio)Stesso mese , anno precedenteTasso attuale di assorbimento stimato
ModenaStabile+11%5%
La SpeziaDiscesa-18%6%
BresciaStabile-1%6%
LecceSalitaStabile10%
OlbiaStabile+6%5%
CataniaStabile+6%8%
PisaSalita+1%4%
VeronaSabile-3%9%
Andamento in percentuale dello Stock immobiliare e del tasso di assorbimento in alcuni capoluoghi di provincia italiani.

Il prossimo appuntamento con il report dell’andamento dello stock immobiliare sarà a Luglio 2024.

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